Quotazione oro e social network, la carta vincente

Sono sempre di più, negli ultimi tempi, le persone che decidono di rivolgersi ai negozi di compro oro per una valutazione degli oggetti preziosi in loro possesso e per una loro eventuale vendita.

A volte è la crisi a spingere in questa direzione, nella speranza di fare entrare in casa qualche soldo in più da spendere per le prime necessità e per togliersi qualche sfizio, disfandosi, nel frattempo, di oggetti che non si utilizzano più.

Altre volte, invece, è la semplice esigenza di fare spazio e liberarsi di vecchi gioielli, antichi ricordi o, ancora, di alcuni rottami che possono contenere piccole quantità di metallo prezioso: perché buttarle semplicemente via e non provare, invece, a guadagnarci qualcosa anche dal punto di vista economico?

Quale che sia il motivo per il quale si decide di vendere l’oro in proprio possesso, è naturale cercare di ottenere la maggior quotazione possibile. Il nostro compro oro, in questo senso, è sicuramente un punto di riferimento.

Tanti i motivi, a partire da un nome ormai molto conosciuto nel settore e che si è guadagnato la fiducia degli utenti con anni di lavoro attento, preciso, onesto e affidabile.

La trasparenza, infatti, è, in questo campo più che mai, una delle prime doti che bisogna pretendere da un compro oro.

A dimostrazione di un metodo che si pone come primo obiettivo quello di fornire un servizio rapido, onesto e completamente controllato dall’utente, c’è il metodo di blocco del prezzo online direttamente sul nostro sito.

Per chi si avvicina per la prima volta a queste tematiche è bene ricordare che la valutazione dell’oro che viene fatta in borsa, e che è riportata da giornali e organi di informazione, si riferisce all’oro puro, convenzionalmente indicato in quello a 24 carati.

Verrebbe naturale, quindi, rifarsi a quello anche per una valutazione in proprio dell’oro che si possiede.

Sbagliato, perché la particolare natura di questo metallo, fa sì che non lo si possa lavorare in purezza, a causa della sua notevole malleabilità che lo renderebbe poco stabile per essere commercializzato come un prodotto finito.

Quello che tutti hanno in casa, quindi, non è mai oro puro, a meno che non si possiedano piccoli lingotti, pepite o pagliuzze, oppure alcune particolari monete d’oro come il Marengo e la Sterlina d’oro Inglese che hanno percentuali di oro assimilabili quasi a quello pure.

Tutte gli altri prodotti generalmente considerati d’oro sono, in realtà, frutto della lega con altri metalli di diversa natura che, inevitabilmente, ne vanno a modificare la quotazione.

Logicamente, più la percentuale di oro presente è alta, più l’oggetto ha valore. Per i gioielli, che sono la prima delle categorie di oggetti a cui si pensa quando si parla del metallo nobile per antonomasia, viene generalmente utilizzato l’oro a 18 carati.

Propriamente significa che su mille parti di cui è costituito il gioiello, 750 di esso sono in oro, mentre la parte restante è composta da altri metalli che, a seconda della loro natura, possono far variare le caratteristiche di colore, durezza e composizione del prodotto finale.

In genere, i più comunemente utilizzati sono il rame e l’argento.

Il sistema di blocco prezzo tiene conto di questa variabile dei carati e permette, in pochi e semplici passaggi, di avere una valutazione precisa e reale del proprio gioiello (o di qualsiasi altro particolare, il discorso, infatti, è estendibile a tutti gli oggetti che contengano in misura variabile una percentuale di oro al proprio interno).

Basta, infatti, inserire il numero dei carati e il peso dell’oggetto per avere in tempo reale una quotazione in linea con i valori del mercato in quel momento.

Una volta visualizzata la quotazione e ritenuta adeguata alle proprie aspettative, l’utente può decidere di congelare quella quotazione per 24 – 48 ore.

Se nel corrispettivo arco di tempo, chi ha effettuato il blocco del prezzo si recherà nel nostro punto vendita, si vedrà riconosciuta la valutazione effettuata on-line, indipendentemente dalle eventuali variazioni a cui il mercato può essere andato incontro nel frattempo.

Una volta in negozio, davanti all’utente verrà effettuata una nuova pesatura (per controllare che i dati inseriti sul sito siano corretti) e, quindi, adempiuti gli obblighi di legge, si potrà procedere alla conclusione della compravendita.

Già così, di per sé, l’operazione è quantomai vantaggiosa e semplice. Ma non è tutto.

Perché, per venire ulteriormente incontro alle esigenze degli utenti, abbiamo studiato un sistema in più che permette di aumentare la quotazione effettuata on-line fino a 0,30 centesimi di euro al grammo.

Il sistema è semplicissimo: una volta effettuato il blocco del prezzo, utilizzando le modalità viste in precedenza, il sistema chiederà di condividere la propria quotazione sui social network.

Ogni condivisione vale 0,10 centesimi di euro. I social sui quali si può puntare per questo rialzo sono i tre più conosciuti: Facebook, Twitter e Google +.

Basterà mettere un “mi piace” sulla pagina Facebook, oppure condividere il prezzo appena bloccato su Twitter o su Google plus, per vedersi riconoscere un extra bonus che nessuna borsa valori potrà più togliervi.

A meno che, naturalmente, non si decida di non approfittare del prezzo bloccato e lasciar passare il lasso di tempo in cui si ha la garanzia di vedersi riconosciuto il prezzo bloccato.

Per chi cambia idea, infatti, oppure non è più soddisfatto della quotazione riscontrata, non c’è nessun problema nel lasciar passare un po’ di tempo e riprovare con una successiva valutazione on-line.

Come si può facilmente intuire, il sistema è davvero semplice e immediato; anche perché un profilo Facebook o un account Twitter sono ormai una consuetudine per la maggior parte della popolazione.

Ancora un po’ meno diffuso sembrerebbe, al momento, il social network firmato da Google, ma, forse, se si ha intenzione di vendere oro attraverso il sito, varrebbe la pena farsi un account.

L’iscrizione, in fondo, non costa nulla, mentre il guadagno che se ne può trarre è potenzialmente molto rilevante e, soprattutto, per una volta dipende unicamente da un’azione che chiunque può compiere in totale autonomia e semplicità.