Banco metalli e servizi

Spesso, negli ultimi tempi, si è sentito parlare del cosiddetto Banco Metalli in merito alla compravendita di oro e di metalli preziosi in genere. Ma cos’è, nello specifico, un Banco Metalli?

Nella maggior parte dei casi esso viene definito come una società che opera nella compravendita di metalli preziosi.

E allora, sorge spontaneo un quesito: in cosa un Banco Metalli si differenzia da un Compro Oro?

Nonostante le molteplici similitudini tra questi due tipi di attività, infatti, vi è una sostanziale differenza tra essi: un Banco Metalli, nello specifico, una volta acquistata la materia prima (costituita, in particolare, da oggetti d’oro o d’argento usati) la fonde e la affina prima di rivenderla, contrariamente ad un Compro Oro; un Banco Metalli, dunque, non può in alcun modo rivendere gli oggetti usati in suo possesso se non dopo averne effettuato la rilavorazione.

In aggiunta a questo aspetto, inoltre, un Banco Metalli offre i propri servizi non solo ai cittadini privati, ma anche ad altre figure operanti nel settore, quali, ad esempio, fonderie e banche.

Il Banco Metalli, dunque, è una realtà sicuramente più seria, tanto che, diversamente da un Compro Oro, essa è una società avente, per legge, tutti i requisiti necessari per essere inserita tra gli Operatori Professionali in Oro; ciò significa, in parole povere, che tali società hanno ricevuto direttamente dalla Banca d’Italia, previa verifica del possesso di alcune determinate caratteristiche, l’autorizzazione a commerciare metalli preziosi e gioielli in via professionale.

Un Banco Metalli, dunque, ha tutti i requisiti di legge indispensabili per la produzione e la vendita anche di quello che viene definito oro da investimento, sotto forma di lingotti, di lastre e di monete.

Aprire un Banco Metalli, di conseguenza, non è affatto semplice; per prima cosa, infatti, occorre che la società abbia particolari requisiti riguardanti, nello specifico, la forma giuridica, che deve essere una società per azioni (SpA), una società in accomandita per azioni (SApA), una società a responsabilità limitata (Srl) o una società cooperativa.

In ogni caso, la società, per ottenere l’autorizzazione della Banca d’Italia, deve avere un capitale sociale non inferiore ai 120.000 euro.

Oltre a ciò, l’oggetto sociale deve obbligatoriamente essere il commercio in oro, e, infine, tutti coloro che fanno parte dell’organico amministrativo, commerciale e tecnico della società devono possedere i cosiddetti requisiti di onorabilità che sono “previsti dal decreto legislativo del 1 settembre 1993, n. 385, negli articoli 108, 109 e 16, comma 2, in materia bancaria e creditizia”.

Da tutto ciò si può facilmente intuire come un Banco Metalli sia caratterizzato da professionalità ed esperienza nel campo, oltre che da un operato che rispetti le normative e le leggi vigenti nel settore.

A dimostrazione di questo c’è tutta una serie di obblighi a cui questi professionisti, per legge, devono adempiere; tra questi, primaria importanza occupa l’obbligo di dichiarare alcune operazioni.

Nello specifico, infatti, secondo la Circolare UIC del 28 marzo 2001, gli operatori devono utilizzare un particolare software grazie al quale è possibile compilare tutte le dichiarazioni relative alle operazioni in oro.

Con il Provvedimento UIC del 14 luglio 2000, emanato dall’Ufficio Cambi, inoltre, sono stati specificati i contenuti e le modalità di compilazione di tali dichiarazioni.

È bene, infine, precisare che, nel caso di trasferimenti d’oro per lavorazione, che sia in conto deposito, in prova o in visione, non è obbligatoria alcuna dichiarazione, a patto, però, che l’attività svolta sia avvalorata da un’adeguata documentazione doganale, grazie a cui si dichiara che il transito del metallo è relativo all’importazione o all’esportazione temporanea, e, quindi, che successivamente esso sarà destinato ad un’operazione doganale contraria.

In mancanza di tale documentazione, però, l’operazione deve obbligatoriamente essere dichiarata.

In conclusione, un Banco Metalli, proprio per la sua natura giuridica e societaria, è sicuramente una realtà professionale, che opera in un settore delicato, quale il commercio dei metalli preziosi è, con esperienza e serietà.

I commercianti in oro (come, ad esempio, i titolari di un compro oro, gli orafi e i gioiellieri) che si rivolgono ad un’attività di questo tipo, infatti, avranno la garanzia di trattare con un personale altamente qualificato, che, avendo ricevuto l’autorizzazione ad operare in questo settore direttamente dalla Banca d’Italia, svolgerà il proprio lavoro in maniera legale e trasparente.

La realtà dei Banco Metalli, specialmente nel nostro Paese, non è ancora molto conosciuta, e tanti hanno una visione non molto chiara dell’attività che essa svolge, ma, grazie alle caratteristiche che la contraddistinguono, essa è destinata a crescere notevolmente nei prossimi anni, con notevoli vantaggi per l’economia nazionale.