Valore oro Usato, è ancora vantaggioso aprire un attività di Compro Oro

Aprire un compro oro è un’attività commerciale che risulta molto conveniente e vantaggiosa in tempi di crisi: negli anni a partire dal 2009 la diffusione di questi negozi è stata capillare in tutto il territorio della penisola italiana.

In questo modo si può monetizzare il proprio oro usato e gli oggetti d’argento per far fronte a delle spese improrogabili oppure per finanziare alcuni acquisti.

Queste attività sono ben viste anche dagli ambientalisti perché consentono di limitare lo sfruttamento delle risorse naturali del pianeta: infatti, recuperando i metalli preziosi che circolano sotto forma di oggetti e  gioielli, si raggiunge l’obiettivo collaterale di estrarne una quantità minore.

All’inizio la clientela dei compro oro era composta da famiglie e persone in difficoltà economiche, tuttavia negli ultimi tempi si è diffusa un’altra tipologia di cliente, quello che vende il proprio oro usato solo quando ne ha bisogno per fare alcuni acquisti necessari o voluttuari senza incidere sul bilancio domestico.

Questo parziale spostamento delle ragioni che stanno alla base della transazione commerciale ha reso sempre più forte la concorrenza tra i vari negozi, tuttavia questa attività risulta ancora molto vantaggiosa.

Bisogna tenere a mente che è fondamentale il rispetto di alcune regole basilari prescritte dalla legge in modo da evitare comportamenti fraudolenti e la ricettazione di merce rubata e di incorrere in sanzioni penali e amministrative.

L’apertura di un compro oro deve seguire quanto previsto dalla legge 7/2000, che recepisce la direttiva 98/80/Ce.

Ad esempio è necessario essere iscritti all’Albo degli Operatori Professionali in Oro per vendere i gioielli alle fonderie per essere trasformati in lingotti senza applicare l’Iva; in caso contrario si ottiene un regime agevolato.

Inoltre i monili vanno tenuti in deposito per 10 giorni, in modo da permettere eventuali controlli da parte delle autorità; solo quando questo periodo di tempo è trascorso si possono rivendere.

Con il passare degli anni i servizi offerti dai compro oro sono aumentati, prevedendo anche la possibilità di bloccare il prezzo online.

L’evoluzione risulta conveniente sia per i clienti che per l’esercente in quanto è possibile rivendere gioielli di buona manifattura o di prestigio come usato.

In questo caso i monili non vengono fusi, ma rivenduti dopo essere stati rimessi a nuovo, con un buon guadagno per il titolare.

Si tratta di un servizio pensato per chi vuole comprare gioielli ma non può permettersi esemplari nuovi, per gli appassionati oppure per chi cerca pezzi unici a quotazioni di favore.

L’attività di compro oro risulta vantaggiosa perché non necessita di grandi spazi per essere esercitata: sono sufficienti soltanto 20 metri quadrati.

Anche l’iter burocratico risulta semplificato, in quanto è sufficiente comunicare l’inizio dell’attività allo SUAP(Sportello Unico Attività Produttive) del Comune competente per territorio.

Quindi si deve aprire una Partita Iva all’Agenzia delle Entrate o rivolgendosi a un commercialista.

Per quanto riguarda gli investimenti, è preferibile adottare vetri antisfondamento e soluzioni per proteggere la privacy dei clienti all’interno del negozio. 

L’attrezzatura fondamentale è composta da una bilancia di precisione e gli strumenti per verificare il titolo degli oggetti (cioè la quantità di metallo puro presente); in questo caso basta acquistare uno dei tanti kit che si trovano in commercio.

Volendo ammortizzare i costi più velocemente e ottenere una maggiore visibilità è possibile aprire un compro oro in franchising, cioè affiliandosi a un brand oppure a una catena già esistente.

In questo modo si ottiene una pubblicità a livello nazionale e si possono sfruttare il know-how e le competenze della casa madre.

Bisogna tenere a mente che in questo caso l’esercizio commerciale deve rispettare requisiti più stringenti, che variano a seconda del marchio al quale ci si vuole affiliare.

Inoltre si perde la possibilità di poter determinare autonomamente le quotazioni da applicare in base del valore dell’oro in Borsa.

Infatti ogni titolare applica uno spread diverso, tuttavia le case madri fissano i prezzi che tutti i negozi affiliati devono seguire per contratto.