Compro oro franchising un’idea valida per puntare sul lavoro

La difficoltà di realizzarsi nel lavoro oggi giorno è impresa assai complicata, la crisi che attanaglia ancora il nostro paese, e non solo, generalmente impedisce sviluppi concreti; la crescita tanto  agognata e, per adesso solo a parole, ricercata e stimolata dalla politica, stenta a decollare.

In questo panorama piuttosto grigio però esistono settori, ambiti che potenzialmente e concretamente, forse proprio perché sfruttano il momento storico che stiamo vivendo e altri fattori, danno risultati positivi e sono in crescita costante; uno di questi comparti è il compro oro e banco metalli, fenomeno esploso in Italia negli ultimi anni che ha visto l’apertura di molte attività praticamente in tutte le città.

Il negozio compro oro è un luogo dove il cliente si reca per vendere preziosi deteriorati, rotti o non più di suo interesse, monetizzando immediatamente il controvalore degli oggetti presentati in contanti o mediante assegno circolare e bonifico bancario.

In un certo senso il negozio compro oro svolge anche un servizio sociale molto importante in quanto immediatamente può risolvere un problema economico e finanziario che sta affliggendo il presentatore.

I numeri del settore sono impressionanti: giro d’affari di 14 miliardi di euro all’anno per il passaggio di mano di circa 300 tonnellate d’oro; raramente abbiamo assistito ad una espansione tanto esplosiva in altri ambiti economici.

Ciò premesso coloro che volessero avviare un’attività in proprio selezionando i settori che potrebbero creare lucro, non possono prescindere dal valutare attentamente anche l’opportunità di aprire un punto vendita compro oro e banco metalli e per fare questo esistono due strade; l’apertura in totale autonomia con costi molto elevati e maggiore rischio oppure, e ci sembra la migliore soluzione, affiliarsi ad un gruppo già affermato sul mercato, che nel tempo ha mostrato serietà professionale e correttezza nelle operazioni, attraverso la forma del franchising.

Il franchising è in questo momento la forma commerciale ideale per tutti coloro che volessero intraprendere un’attività cercando di ridurre i rischi imprenditoriali e l’investimento necessario.

Ma vediamo come funziona nel dettaglio il franchising.

Intanto l’affiliato è sollevato da varie attività come la valutazione delle prospettive di mercato, la selezione dei fornitori, le varie iniziative di promozioni, campagne pubblicitarie; queste sono tutte azioni a carico della casa madre, di conseguenza l’operatore ha il tempo e la possibilità di concentrarsi in altri ambiti, come la formazione e la crescita professionale in materia di gestione di attività rivolta al pubblico.

Altro aspetto importante, soprattutto in questo settore, è la possibilità di sfruttare un marchio conosciuto e stimato come serio e rispettoso delle normative vigenti e a questo proposito il consiglio è certamente quello di affidarsi a gruppi grandi, già affermati sul mercato, al di fuori dai cosiddetti giri strani nel mirino delle forze dell’ordine; anche in questi ultimi tempi la guardia di finanza è stata impegnata in controlli con interventi e indagini proprio per piccoli commercianti, totalmente autonomi e non facenti parte di grandi gruppi in franchising.

Aprire al pubblico un’attività potendo sfruttare un logo, un’insegna di tutto rispetto, comporta l’aver fissato già una buona base di partenza per vincere la sfida del mercato.

Nel franchising di distribuzione c’è l’affiliante, cioè la casa madre, che avendo già l’esperienza, la conoscenza e il metodo commerciale adeguato, trasferirà all’affiliato le proprie conoscenze e lo sosterrà soprattutto nei primi momenti di apertura della nuova attività commerciale; in cambio di questa determinante condizione chiederà all’affiliato un corrispettivo sotto forma di percentuale sulle vendite o canone periodico.

La legge 185/2000 prevede inoltre la promozione di soggetti da inserire nel mondo del lavoro in aree depresse con iniziative di auto impiego attraverso il franchising.

Esistono mutui agevolati che coprono il 100% dell’investimento e organismi specializzati che sostengono, nella fase iniziale i nuovi imprenditori.

All’affiliato resta solo la scelta oculata e attenta, seguendo le linee operative della casa madre, di scegliere il locale adatto, come dimensioni e posizione strategica dove aprire la nuova attività e anche per questo l’affiliante potrà consigliare e suggerire linee corrette di comportamento per far sì che la scelta sia corretta, quella giusta.

Il franchisor, cioè l’affiliante o casa madre, propone al franchisee, il commerciante affiliato, per tutta la durata del contratto la formazione, l’aggiornamento per il personale impiegato in negozio per garantirne il miglioramento delle competenze e informare l’imprenditore sulle novità del mercato, le opportunità di crescita e il creare sviluppi positivi per il futuro.