Investire in metalli preziosi, come muoversi al meglio

Già ai tempi degli antichi Greci e Romani l’oro e l’argento, i cosiddetti metalli preziosi, erano tenuti in grande considerazione sia come status symbol che come forma di investimento delle ricchezze personali o di famiglia.

In passato infatti chi apparteneva alle classi elevate possedeva terre o oro, in quanto beni durevoli e di valore.

Al giorno d’oggi le opzioni a disposizione del risparmiatore sono sostanzialmente il mattone, i metalli preziosi (definiti anche con il nome di beni rifugio), le azioni oppure le obbligazioni, i fondi di investimento.

Il modo più sicuro per proteggere i propri risparmi resta senz’altro l’investimento nei metalli preziosi oppure nelle azioni di compagnie del settore.

La crisi economica degli ultimi anni ha infatti intaccato pesantemente il valore delle singole valute, contribuendo a rafforzare il potere dei metalli nobili.

Al giorno d’oggi tra questi metalli pregiati troviamo, oltre all’oro e all’argento, anche il platino e il palladio.

Bisogna tenere a mente che il valore di questi materiali è dato non solo dalla domanda da parte dagli investitori, ma persino dal loro impiego in un’ampia gamma di settori.

Infatti l’oro, oltre a simboleggiare la ricchezza, è impiegato in elettronica come conduttore grazie alle sue proprietà intrinseche.

Di conseguenza trova grandissimo utilizzo nell’industria moderna di computer e smartphone e ogni anno ne sono impiegate decine di tonnellate per questa destinazione d’uso.

Anche l’argento viene utilizzato come conduttore soprattutto in campo elettrico e termico in quanto serve per produrre batterie e sistemi fotovoltaico.

Invece il platino serve per le apparecchiature in campo medico e nel settore automobilistico, mentre il palladio risulta essere un metallo davvero innovativo.

La sua resistenza all’ossidazione e alle alte temperature ne fa l’elemento ideale nelle marmitte catalitiche e nelle raffinerie di gas naturali.

Il largo impiego di questi metalli preziosi li rende appetibili pertanto come sicura fonte di investimento, al riparo da rischi imprevisti dato che ogni giorno vengono effettuate transazioni commerciali che hanno come oggetto rilevanti quantità di oro, argento, palladio e platino.

In questa modalità di investire i risparmi esistono anche dei lati negativi che possono frenare il risparmiatore.

Ad esempio i metalli preziosi sono soluzioni a medio-lungo termine in quanto si caratterizzano per un rendimento non eccessivamente elevato a confronto di azioni oppure obbligazioni.

Proprio per questo motivo occorre attendere alcuni anni prima di poter monetizzare l’investimento e ottenere un buon guadagno.

D’altro canto il platino, l’oro e l’argento non perdono il proprio valore neppure in occasione delle peggiori crisi finanziarie, valutarie, politiche ed economiche.

Al contrario si rafforzano e le loro quotazioni aumento perché sono soluzioni maggiormente apprezzate dagli investitori.

Un altro aspetto da considerare riguarda l’ingombro fisico dei lingotti. Infatti o metalli preziosi vengono commercializzati puri sotto forma di verghe oppure di monete.

Bisogna tenere a mente che l’oro e l’argento che sono usati comunemente per produrre i gioielli e gli oggetti di oreficeria e di argenteria sono leghe.

Per rendere il materiale più resistente e duraturo vengono aggiunge quantità differenti di leganti, che possono essere rame, nichel, ferro oppure cobalto.

In base alla differente composizione si hanno, ad esempio, l’oro giallo, l’oro rosa, l’oro blu e l’oro bianco.

Questo effetto viene ampiamente sfruttato in gioielleria per finalità estetiche, tuttavia ha l’effetto collaterale di diminuire il valore del metallo.

Ecco perché i metalli da investimento sono allo stato puro: i lingotti d’argento hanno una purezza di almeno il 99,9%, quelli d’oro del 99,5%.

Esistono poi soluzioni assimilate, come le placchette auree da almeno un grammo pure al 99,5% o le monete d’oro coniate dopo il 1800 con una purezza del 90% e inserire nell’apposito elenco dell’Unione Europea.

L’importante, quando si investe in metalli preziosi, è affidarsi a un consulente di fiducia, optando per soluzioni a basso rischio che non pregiudichino rendimento e risparmi.

Infatti solo gli operatori professionali sono autorizzati per legge a gestire questo settore.