Oro e argento: metalli preziosi

Oro, argento e platino sono definiti metalli preziosi perché, per la loro rarità, hanno un valore inestimabile e questo li rende ovviamente anche costosi.

I metalli preziosi sono utilizzati per la realizzazione di molti oggetti ma è soprattutto nell’ambito della gioielleria – per la creazione, dunque, di monili come collane, anelli, orecchini e braccialetti – che trovano il loro sbocco naturale.

Ma come fare a valutare la purezza dei metalli preziosi? E perché l’acquisto di oro, argento e platino è considerato anche un investimento fruttuoso? Scopriamolo insieme in questa piccola guida!

L’ORO, IL PETROLIO GIALLO

L’oro è il metallo prezioso per eccellenza. Si trova in natura sotto forma di pepita o pagliuzza e da sempre è ricercato fin dall’antichità per la realizzazione non solo di monili ornamentali ma anche di arredi sacri ed oggetti liturgici.

Come materiale ha diverse caratteristiche peculiari che lo rendono molto adatto a particolari lavorazioni. Ad esempio, l’oro viene definito un metallo di transizione ed è conosciuto in quanto è tenero, malleabile e duttile e per questi motivi facilmente lavorabile.

Inoltre, è poco soggetto all’ossidazione e per questo viene utilizzato, ad esempio, nella realizzazione di circuiti elettrici anche di piccoli elettrodomestici domestici. In commercio esiste l’oro giallo, l’oro bianco e l’oro rosa.

La diversa colorazione dipende dalla sua lega: infatti, essendo un metallo tenero, per essere lavorato deve necessariamente ‘mischiato’ ad altri materiali e questa unione determina non solo la qualità dell’oro ma anche il suo colore.

La purezza dell’oro viene determinata in carati che possono variare da 24 (che stanno ad indicare l’oro allo stato quasi puro) a 14. Il suo valore, invece, è determinato in base al valore del dollaro.

Essendo considerato un bene rifugio, il suo valore scende quando quello del dollaro sale e viceversa: di conseguenza, in periodi di incertezze politiche e instabilità dei mercati, con le quotazioni del dollaro che precipitano, il valore dell’oro schizza alle stelle.

L’ARGENTO, METALLO NOBILE

Anche l’argento è un metallo di transizione ed è anche un ottimo conduttore di calore e di elettricità. Viene utilizzato moltissimo non solo nella realizzazione di monili da gioielleria ma anche per la manifattura di oggetti per la casa e posate da tavola.

Ma questi sono solo alcuni degli utilizzi che vengono fatti di questo prezioso metallo che è appena più duro dell’oro: viene infatti impiegato anche in fotografia, per la realizzazione di specchi, per usi odontoiatrici, etcc.

La purezza dell’argento si misura in titoli che stabiliscono la percentuale di argento presente nella lega. I lingotti d’argento che vengono utilizzati come investimento hanno un titolo di 999/1000 mentre l’argento di solito impiegato per la realizzazione di oggetti preziosi, gioielli o argenteria per la casa ha un titolo di 800/1000.

Molto diffuso in commercio anche l’argento punzonato 925 che viene anche chiamato Sterling Silver. Purtroppo, in commercio esistono anche molti oggetti che vengono spacciati per argento ma che in realtà sono realizzati con tutt’altro materiale.

Per verificare che si tratti di argento vero è possibile utilizzare alcuni piccoli accorgimenti che, sfruttando le caratteristiche peculiari dell’argento, ci possono dire quasi con certezza se l’oggetto è di argento puro oppure no.

IL PLATINO E LE SUE CARATTERISTICHE

Anche il platino – come l’argento e l’oro – viene definito metallo di transizione.

Anche nel caso di questo prezioso metallo, sebbene sia utilizzato soprattutto nell’ambito della gioielleria e della realizzazione di monili, in realtà poi trova largo impiego anche in altri campi come la produzione di cavi HDMI in quanto il platino è un ottimo conduttore elettrico.

Il platino viene anche utilizzato in odontoiatria e nell’industria del vetro, soprattutto per la realizzazione di schermi di pc e monitor.

Ciò che lo rende un metallo così prezioso non è tanto esclusivamente la sua rarità – infatti il platino in natura è disponibile in quantità almeno doppia rispetto a quella dell’oro – ma soprattutto perché la sua estrazione è particolarmente difficile ed elaborata in quanto è quasi impossibile trovarlo in natura allo stato puro ma viene sempre estratto in lega con altri elementi quali rame, ferro, nichel ma anche palladio e iridio.

Anche la purezza del platino viene quantificata in titoli. A differenza dell’argento, però, il platino ha sempre un titolo fisso che equivale a 950/1000. Infine, spesso il platino viene confuso con l’oro bianco.

In realtà i due metalli hanno proprietà e valore completamente diversi anche se tutti e due hanno un ampio utilizzo in gioielleria.